Vino Aglianicone: il padre dell’Aglianico

L’Aglianicone sarebbe uno dei genitori dell’Aglianico, quindi uno dei primi e più antichi vitigni cilentani.

L’Aglianicone, o Aglianicone Nero, da sempre così denominato, in passato era il vino più diffuso dei vigneti nella zona. Poi con il tempo si è perso sempre di più, quando avrebbe potuto invece marcare la storia vitivinicola cilentana.

C’è da dire che l’Aglianicone ha una discreta fertilità delle gemme, con fenomeni di acinellatura del grappolo a volte marcate (forse per difetti di morfologia floreale) e questo è stato uno dei fenomeni che ha portato all’abbandono. Così nel tempo è stato sostituito con altre varietà più produttive, dimenticando che dal punto di vista enologico la varietà è molto preziosa e si comporta in modo eccellente dando vita a prodotti di qualità

Ad esempio, differisce dal figlio Aglianico, per la presenza di tannini poco aggressivi, che riducono di molto il tempo di affinamento ma, allo stesso tempo, avendo dal punto di vista aromatico tutti i descrittori dell’aglianico con un’intensità di gran lunga superiore. I vini ottenuti da uva Aglianicone sono caratterizzati da un ottimo contenuto alcolico, compreso tra 12 e 14 % val. Con queste caratteristiche, il vino ottenuto può essere destinato al consumo sia nell’anno successivo alla vinificazione quale vino fruttato e particolarmente armonico, sia all’affinamento in acciaio e/o botte/barrique/bottiglia, per essere poi consumato dopo un periodo d’invecchiamento. Il nostro Aglianicone invece è affinato in anfore di terracotta.

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